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La storia di Santa Lucia 👁

Natale, la storia di Santa Lucia

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Tutti a nanna, arriva Santa Lucia!

Santa Lucia bella
dei bimbi sei la stella,
tu vieni a tarda sera
quando l’aria si fa nera.
Tu vieni con l’asinello
al suon del campanello,
e le stelline d’oro
che cantano tutte in coro:
“Bimbi, ora la Santa é qui…

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Quelli che avete appena letto sono i primi versi di una famosa filastrocca dedicata ad una Santa molto importante, soprattutto per i bambini, in molte zone d’Italia e del resto del mondo.
Stiamo parlando proprio di Santa Lucia, la protettrice della vista. E sapete perché è amata così tanto dai bambini?
Per chi di voi ancora non lo sapesse, l’avrà sicuramente intuito: Santa Lucia porta sempre dei regali!

Da Siracusa (che è la città in cui Lucia nacque nel III sec. e la cui festa è tra le più importanti dell’anno) a Bergamo, fino ad arrivare in Svezia, la sera del 12 Dicembre, i bambini preparano una tazza di latte, un piattino con qualche biscotto, un po’ di fieno per l’asinello che accompagna Santa Lucia e corrono subito a letto.
Devono subito addormentarsi perché Santa Lucia non vuole che i bambini la vedano.

La tradizione vuole addirittura che Santa Lucia butti della cenere negli occhi dei bimbi che cercheranno di vederla mentre arriva con i suoi doni…

Al loro risveglio, i bambini troveranno la tazza ed il piattino vuoti ed il fieno sparito, ma, in cambio, ci saranno dolci e regali.
Ma come fa Santa Lucia a sapere cosa portare ad ogni bambino?
Semplice, esattamente come lo sa Babbo Natale: ha letto la letterina che ciascun bambino le ha scritto.

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E arriva per moltissimi bambini in Italia…

A Bergamo, una delle città italiane in cui Santa Lucia è quasi più attesa di Babbo Natale, già all’inizio di Dicembre i bambini scrivono una letterina alla Santa raccontando i loro desideri promettendo di essere più buoni ed ubbidienti.

La devono poi portare nella Chiesa di Santa Lucia, in centro città, così la Santa la può leggerle.
Ma non è detto che porti i regali richiesti… se non si è stati abbastanza buoni, Santa Lucia lascerà un bel po’ di carbone! (Ma di quello dolce 😉)

Ma anche a Verona la mattina del 13 Dicembre è tanto attesa dai bambini. La tradizione veronese ci fa fare un viaggio nel tempo e ci porta nel XIII secolo e ci fa capire come probabilmente è nata questa tradizione…
Vi ricordate che all’inizio abbiamo detto che Santa Lucia è la protettrice degli occhi?

La leggenda narra che a Verona nel XIII secolo, scoppiò in Dicembre un’epidemia che chiamarono del “male agli occhi”, che colpiva soprattutto i più piccoli. La popolazione decise di chiedere la grazia a Santa Lucia portando i bambini, scalzi e senza mantello, nella chiesa a lei dedicata.

Ma fuori casa faceva tanto freddo e i bambini non volevano uscire.
Allora le mamme e i papà, fecero loro una promessa, molto utilizzata anche ai nostri giorni:
”Se fai il bravo, ti prendo un regalo!”.

I bambini si decisero quindi ad andare in chiesa e l’epidemia di lì a poco finì.
Da allora, la notte del 12 dicembre, Santa Lucia passa con il suo asinello a portare i regali, mentre il 13 i bambini vengono portati in chiesa per la benedizione degli occhi.

E se ci fate caso “Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia”, si festeggia proprio il 13 Dicembre. In realtà il giorno più corto dell’anno sarebbe il 21 dicembre, solstizio d’inverno, ma questo detto popolaro è nato quando Santa Lucia si festeggiava proprio a ridosso del solstizio, e la poca luce di un giorno così corto potrebbe simboleggiare il vederci poco.

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Mentre in giro per il mondo…

Prima abbiamo scritto che la festa di Santa Lucia è molto sentita anche in Svezia.
Ci sono diverse versioni su come questa festa di origini italiane sia arrivata in Svezia.

E’ noto che l’aristocrazia svedese nel ‘700, la mattina del 13 dicembre si facesse servire la colazione a letto dalla figlia maggiore vestita da Lucia. Questa tradizione proseguì, tanto che nel 1927, un quotidiano di Stoccolma, lanciò un concorso tra i lettori per votare la “Lucia” più bella.

Da allora, ogni anno, in ogni città svedese, si incorona una Lucia.
Sempre il 13 dicembre in tutta la Svezia, ma anche Norvegia e Finlandia, si svolgono processioni guidate da una bimba con delle candele accese ornate di ghirlanda sulla testa seguita da damigelle e paggetti, tutti in abito bianco con in testa una coroncina di stelle dorate.
E tutti donano biscotti allo zenzero e focaccine allo zafferano, cantando Luciasangen, la canzone di Santa Lucia, che altro non è che la versione svedese della canzone napoletana Santa Lucia.

Ma dovete anche sapere che la festa di Santa Lucia è arrivata addirittura in Brasile!
Ce l’hanno portata agli inizi del ‘900 gli emigranti italiani.
Anche lì, la notte del 12 Dicembre, i bambini preparano un piatto con biscotti e fieno e vanno a nanna in attesa, la mattina seguente, di trovare i regali tanto desiderati.

Quindi, aspettando che la notte di Santa Lucia arrivi, potete leggere una delle nostre fiabe di Natale, oppure ascoltare le bellissime audiofiabe di natale 😉

A presto!

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