Il Mago di Oz 🌪️ CAPITOLO 7
🖌 Disegno da colorare 🎨
Alla fine del racconto troverai anche il disegno da colorare del Mago di Oz!
Il Mago di Oz 🌪 CAPITOLO 7:
La Strega Buona del Sud.
Quando si fu calmata, lo Spaventapasseri cercando di rincuorarla le disse che avrebbero potuto vivere tutti assieme felici lì a Oz, e che non le sarebbe mai mancato nulla.
– Ma io voglio tornare nel Kansas dai miei zii – piagnucolò ancora Dorothy.
Ci fu silenzio per un lungo momento, poi lo Spaventapasseri riprese la parola dicendo:
– Perché non chiami le Scimmie Alate e non chiedi loro di portarti nel Kansas?
Così Dorothy chiamò le Scimmie Alate che arrivarono in un battibaleno, ma alla richiesta della bambina il Re delle Scimmie dovette scuotere il capo.
– Purtroppo non possiamo, noi apparteniamo solo a questo magico paese, e non abbiamo possibilità di andare dove tu ci chiedi. Arrivederci mia signora… – e volarono via lasciando ancor più triste e sconsolata Dorothy, pensando che aveva pure sprecato il secondo dei tre desideri della Cuffia d’Oro per niente.
Lo Spaventapasseri nel frattempo si era rimesso a pensare e pensare, finchè chiamò la guardia della Città di Smeraldo e gli chiese:
– Dorothy deve tornare a casa nel Kansas, conosci qualcuno che può aiutarla?
– Forse Glinda, la Strega Buona del Sud… – rispose la guardia – è una potente maga e regna sul popolo dei Quadling, il suo castello è al limite del deserto, forse lei vi può aiutare.
– Come posso raggiungerla? – chiese Dorothy.
– Basta andare verso sud – e salutando, la guardia se ne andò.
Dorothy era pronta a partire, ma con gran sorpresa si accorse che anche tutti gli altri lo erano!
– Noi veniamo con te! – dissero in coro lo Spaventapasseri, il Boscaiolo di Latta e il Leone. E così partirono.
Il viaggio fu tranquillo e sereno, finché non si ritrovarono in una fitta foresta piena di alberi secolari.
– Che luogo magnifico! – esclamò il leone – è proprio il posto dove vorrei passare il resto dei miei giorni!
Dopo pochi passi si ritrovarono in una radura dove un rumore forte e cupo li colse d’improvviso. Centinaia di animali feroci di ogni tipo erano lì radunati: tigri, orsi, lupi e molti altri, Dorothy ebbe molta paura.
Ma il Leone, sentendo i latrati degli animali li tranquillizzò, e spiegò loro che erano in assemblea per discutere di un pericolo tremendo. Il Leone si avvicinò loro per capire meglio cosa stesse succedendo, tutti gli animali nel vederlo arrivare si inchinarono.
– Benvenuto Re degli animali! – esclamò una tigre.
– Cosa succede, vi vedo preoccupati – rispose il Leone.
– E’ così, una creatura orribile ci sta minacciando, si tratta di un ragno gigante che sta seminando terrore in tutta la foresta… – continuò la tigre.
– Ma non ci sono leoni a difendervi? – proseguì il Leone.
– Si c’erano ma sono stati tutti mangiati dal ragno. – disse la tigre.
– Allora, se mi farete diventare il vostro re, io ucciderò il ragno!
Quando ritornò nella radura fu portato in trionfo per tutta la foresta. Tutti gli animali si inchinarono al suo cospetto e lo proclamarono Re della foresta.
Il Leone promise che sarebbe tornato presto, prima doveva mantenere la promessa di accompagnare Dorothy fin dalla Strega Buona del Sud, così ripartirono tutti insieme.
Purtroppo, dopo qualche ora di cammino, si trovarono davanti ad un muro altissimo ed invalicabile, che sembrava non avere confini.
– E adesso come facciamo a scavalcare questo muro? Il castello della Strega Buona del Sud deve essere giusto dall’altra parte… – disse Dorothy.
– Perché non chiami le Scimmie Alate per farci trasportare dall’altra parte? – chiese il Boscaiolo di Latta.
– Buona idea! – Dorothy si mise la Cuffia d’Oro in testa, pronunciò la formula magica e in un attimo le scimmie furono lì da loro – portateci dall’altra parte del muro! – chiese la bambina.
– Sarà fatto! – disse il Re delle Scimmie, così li presero e li trasportarono dall’altra parte del muro, dove finalmente si poteva vedere il castello della Strega Buona del Sud – questa era l’ultima volta che potevi chiamarci, ti auguriamo buona fortuna, addio! – disse il Re prima di sparire definitivamente nel cielo con tutta la sua banda.
Non molto lontano, davanti a loro si stagliava il castello di Glinda, la Strega Buona del Sud. Felici per aver raggiunto finalmente la meta si avviarono di buon passo.
Arrivati sotto le mura del castello furono accolti da una guardia che dopo aver ascoltato la loro storia li fece accomodare in una stanza in attesa di essere accolti dalla Strega.
La guardia ritornò presto e li accompagnò alla grande sala di Glinda. Entrarono e finalmente videro la Strega che li accolse con un sorriso.
– Cosa posso fare per te bambina mia? – disse con un tono gentile e premuroso.
Dorothy le raccontò tutta la sua storia, dal tornado fino alla mongolfiera di Oz, infine disse:
– Sono qui a chiederle se può aiutarmi a tornare a casa dai miei zii, nel Kansas.
– Posso aiutarti bimba mia, ma in cambio devi darmi la Cuffia d’Oro – disse Glinda.
– Certamente! Tanto ormai a me non serve più… – Dorothy gliela porse, e la Strega la guardò brillare fra le sue mani.
– Penso che avrò bisogno dei servigi delle Scimmie Alate per le tre volte che mi sarà concesso – disse Glinda – una per riportare lo Spaventapasseri a Oz, dove dovrà regnare con saggezza, una per portare il Boscaiolo di Latta nei regni dell’ovest, dove i Munchkin aspettano una persona che li possa governare con cuore e l’ultima per riportare il Leone nella sua amata foresta.
Tutti, sentendo queste parole furono immensamente felici, Glinda era proprio una strega buona.
Poi Dorothy chiese – Ma io come faccio a ritornare a casa dei miei zii?!
La strega sorrise – Bimba mia, tu sei completamente all’oscuro degli straordinari poteri racchiusi nelle tue scarpette d’argento, saranno loro a riportarti a casa, oltre il deserto.
Dorothy rimase stupita, avrebbe potuto ritornare subito a casa e non lo sapeva! Però a ripensarci non avrebbe vissuto una fantastica avventura assieme allo Spaventapasseri, il Boscaiolo di Latta e il Leone Codardo. Poi guardò la Strega in cerca di spiegazioni.
– Non devi far altro che battere tre volte i tacchi e comandare di essere portata ovunque tu desideri – disse Glinda.
Dorothy guardò le scarpette, poi guardò i suoi compagni di avventure e li abbracciò affettuosamente uno per uno. Poi prese un grosso respiro e batté tre volte i tacchi delle scarpette d’argento.
In quel momento d’istinto chiuse gli occhi stringendo forte al petto Toto, e chiese con un filo di voce di essere riportata a casa, nel Kansas. Per un momento ebbe paura di riaprirli e avere di nuovo la delusione di essere ancora a Oz con lo Spaventapasseri, il Boscaiolo di Latta ed il Leone.
Ma quando li riaprì zia Em era lì davanti a lei e le corse incontro a braccia aperte. Finalmente Dorothy era tornata a casa.
⚜ Fine della fiaba ⚜
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Curiosità sul Mago di Oz
● “Il Mago di Oz” fu solo il primo di una lunga serie di episodi (in tutto 13) che Baum scrisse sul paese incantato di Oz.
● Il libro è stato tradotto in oltre 50 lingue nel mondo.
● Del racconto fu realizzato nel 1939 uno dei film più amato di tutti i tempi: “The Wizard of Oz” interpretato da Judy Garland che è anche la cantante della famosissima canzone della colonna sonora “Over the Rainbow”. Se non la conoscete e volete ascoltare uno dei brani più belli della storia della musica seguite questo link su youtube.
● Nel film le scarpette di Dorothy non sono d’argento ma rosse, il cambiamento fu fatto per farle spiccare meglio sul grande schermo (Il Mago di Oz fu uno dei primi grandi film realizzato a colori)
● Sempre nel film il finale è stato cambiato: Dorothy alla fine si sveglia, il mondo di Oz era solo stato un lungo magnifico sogno…
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Chi siamo
Ciao sono Silvia, sono una Musicista e Musicoterapeuta, realizzo laboratori di musicalità per i più piccini da 0 a 6 anni, utilizzando il gioco come mezzo per migliorare e rendere più sereno il rapporto tra genitori e figli. Mentre nel tempo libero mi diverto a leggere e raccontar fiabe ai bambini. 😊
Ciao sono William, sono Designer e facilitatore certificato LEGO® Serious Play®, faccio progetti, e tante volte anche molti castelli in aria... Nel tempo libero mi diverto a scrivere le fiabe che trovate qui su fabulinis così poi Silvia ha qualcosa da leggere 😉
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