La Regina delle Nevi ❄ CAPITOLO 3 – Il giardino della Maga dei Fiori
🖌 Disegno da colorare 🎨
Alla fine del racconto troverai anche il disegno da colorare della Regina delle Nevi!
La Regina delle Nevi ❄ CAPITOLO 3 – Il giardino della Maga dei Fiori
La neve scendeva copiosa, e loro scivolavano veloci nella foresta buia. Kay iniziava anche ad avere molto freddo, di quel passo in poco tempo si sarebbe congelato.
La Regina delle Nevi se ne accorse e gli disse:
– Ti stai congelando ragazzo mio, vieni sotto il mio mantello – e aprendo il suo mantello di candida pelliccia, lo abbracciò – hai ancora freddo? – chiese lei.
Kay fece cenno di sì col capo, la signora di ghiaccio sorrise:
– Adesso ti darò un altro bacio sulla fronte, e dimenticherai tutto, anche di avere freddo – e mentre gli accostava le labbra sulla fronte, gli occhi di Kay divennero grigi e freddi. In un istante aveva perso del tutto la memoria di sé e di tutte le persone a lui care, Gerda compresa.
La Regina delle Nevi continuò il suo viaggio verso il suo castello di ghiaccio. Intorno a loro il vento fischiava e la neve sibilava, mentre Kay riposava nel suo abbraccio.
Gerda pianse tutta la notte e non riuscì a dormire. Tutto il paese aveva preso parte alle ricerche di Kay, ma nessuno ne trovò la benché minima traccia.
Per Gerda quello fu un inverno lungo e buio.
Quando arrivò la primavera, la ragazza prese coraggio e si disse: “devo ritrovare Kay!” e, infilandosi le sue scarpette rosse, partì.
Viaggiò a lungo, finché non arrivò ad un fiume dov’era attraccata una barchetta: sembrava la stesse aspettando.
Gerda salì sulla barca e, come d’incanto, la corrente la portò via. “Forse il fiume sa dove posso trovare Kay” pensò.
La barca oltrepassò campi e alberi, fino ad arrivare ad un giardino con un ciliegio e una strana casetta, che aveva strane finestre rosse e blu e il tetto di paglia. Lì la barchetta si accostò alla riva e si fermò.
– Vieni, raccontami chi sei e come sei arrivata qui – le disse la vecchina.
Gerda sulle prime ne ebbe paura, poi guardandola negli occhi capì che era una signora buona e le raccontò tutto.
L’anziana signora l’ascoltò e le disse di non essere triste. La invitò poi a stare da lei per qualche tempo, avrebbe potuto raccogliere le ciliegie e sentire il profumo del suo giardino pieno di fiori.
Gerda iniziò a mangiar ciliegie, e la vecchina prese a spazzolarle gli splendidi capelli dorati. Più glieli spazzolava, e più Gerda si sentiva serena e tranquilla.
L’anziana signora la ospitò nella sua casetta per la notte e il giorno seguente portò Gerda a vedere il suo giardino pieno di fiori. Erano di tutti i tipi ed erano tutti meravigliosi. C’era solo una piccola porzione di giardino fatta di terra brulla e senza fiori, ma Gerda non vi fece caso.
Mentre passavano la giornata a raccontarsi le loro vite, la vecchina continuava a spazzolare i capelli di Gerda, e la ragazza era ogni giorno sempre più serena e pensava sempre meno a Kay. Finché non se ne scordò del tutto.
La vecchina era in realtà la Maga dei Fiori, una strega buona che cercava soltanto un po’ di compagnia. Ascoltando la storia di Gerda aveva fatto sprofondare le rose del giardino sotto terra, in modo che lei non potesse vederle. E con un incantesimo, mentre le pettinava i capelli, le faceva perdere il ricordo di Kay.
Le giornate passavano veloci e spensierate, Gerda curava il giardino e la vecchina col cappello di paglia le stava accanto.
“Le dona proprio quel cappello di paglia” pensò Gerda mentre innaffiava dei gerani. Poi guardò meglio i fiori dipinti sul cappello, e vide una rosa proprio come quelle che stavano nel suo giardino di casa e che piacevano tanto anche a Kay.
– Kay!! – gridò Gerda come risvegliandosi da un sogno – devo trovare Kay!! – si guardò intorno, spaesata, era ormai quasi autunno e non aveva ancora trovato Kay.
Si inginocchiò in lacrime proprio nel pezzo di giardino privo di fiori, una goccia cadde sul terreno e subito sbocciò una rosa.
Gerda la guardò incredula, era una rosa bella e splendida, che sembrava volerle dire qualcosa. La ragazza avvicinò l’orecchio e sentì sussurrare:
– Cerca dove sorge il castello di ghiaccio…
Gerda salutò di fretta la Maga dei Fiori che la pregò invano di rimanere, e corse via per il bosco più veloce che poteva. Dal cielo stava iniziando a cadere qualche piccolo fiocco di neve.
… continua nel CAPITOLO 4: Il principe e la principessa
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Note alla Regina delle Nevi
La Regina delle Nevi è forse il racconto più lungo e complesso scritto da Hans Christian Andersen.
Racconta la storia di crescita e maturità di due ragazzi, Kay e Gerda, che dovranno affrontare le loro paure più profonde per poter alla fine essere finalmente felici insieme.
Il significato profondo di questa storia lo si intuisce già daslla suddvisione in sette capitoli, che in realtà possono essere letti quasi come storie assolutamente indipendenti tra loro, ma che insieme formano una elaborata storia in cui Gerda dimostrerà di riuscire ad affrontare il mondo contando solo sulle proprie forze, e un pizzico di fortuna (che non guasta mai).
In fondo Gerda ha sempre avuto tutte le capacità di cui aveva bisogno, solo non sapeva ancora di possederle.
Mentre Kay, grazie all’amore di Gerda, solo alla fine si renderà conto di quanto illusorie e pericolose siano state le sue ambizioni.
Questo racconto è stato alla base dell’ispirazione per il famoso film della Disney “Frozen”.
Una precisazione, nel racconto originale di Andersen, Gerda incontra prima la donna di Lapponia e poi la donna di Finlandia, che però è un controsenso in quanto, ipotizzando un viaggio verso nord, si incontra prima la Finlandia e poi la Lapponia (che è una regione della stessa Finlandia).
Per essere il più coerenti possibile con la geografia, abbiamo volutamente scambiato i nomi dei due personaggi.
Speriamo che la nostra versione vi piaccia!
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Chi siamo
Ciao sono Silvia, sono una Musicista e Musicoterapeuta, realizzo laboratori di musicalità per i più piccini da 0 a 6 anni, utilizzando il gioco come mezzo per migliorare e rendere più sereno il rapporto tra genitori e figli. Mentre nel tempo libero mi diverto a leggere e raccontar fiabe ai bambini. 😊
Ciao sono William, sono Designer e facilitatore certificato LEGO® Serious Play®, faccio progetti, e tante volte anche molti castelli in aria... Nel tempo libero mi diverto a scrivere le fiabe che trovate qui su fabulinis così poi Silvia ha qualcosa da leggere 😉
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