Il piccolo principe 💫 CAPITOLO 2

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Alla fine del racconto troverai anche il disegno da colorare del piccolo principe!

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Il Piccolo Principe 💫 CAPITOLO 2


Mi sento molto triste nel raccontare questi ricordi.

Sono già passati sei anni da quando il mio amico è andato via con le sue pecore.

Se provo a raccontarlo qui, è per non dimenticarlo.
È triste dimenticare un amico. Non tutti hanno avuto un amico.

E rischio di diventare anch’io come gli adulti a cui interessano solo i numeri.

È anche per questo che ho comprato una scatola di colori e matite. È difficile tornare a disegnare, alla mia età.

Faccio qualche errore nel disegnarlo. Qui il piccolo principe è troppo grande. Lì è troppo piccolo. Sono anche titubante riguardo al colore del suo costume.

E sono sicuro che sbaglierò su alcuni dettagli più importanti, Ma perdonatemi, il mio amico non mi ha mai dato spiegazioni.

Forse pensava che fossi come lui, Ma io, purtroppo, non so vedere le pecore attraverso le scatole.
Forse sono un po’ come gli adulti. Devo essere invecchiato.

Ogni giorno imparavo qualcosa di più sul suo pianeta, sulla partenza, sul viaggio.

È così che, il terzo giorno, ho vissuto il dramma dei baobab.

Anche questa volta è stato grazie alle pecore, perché all’improvviso il piccolo principe mi interrogò, come preso da un serio dubbio:

– È vero che le pecore mangiano gli arbusti?
– Sì. È vero.
– Meno male! Sono felice.

Non capivo perché fosse così importante che le pecore mangiassero gli arbusti. Ma il piccolo principe aggiunse:

– Quindi mangiano anche i baobab?

Gli dissi che i baobab non erano arbusti, ma alberi grandi come chiese e che, anche se portasse con sé un intero branco di elefanti, questo branco non supererebbe un solo baobab.

L’idea del branco di elefanti fece ridere il piccolo principe:
– Bisognerebbe metterli uno sopra l’altro… – poi osservò saggiamente:
– Anche i baobab, prima di crescere, sono piccoli.
– Giusto! Ma perché vuoi che le tue pecore mangino i baobab?
– Beh, è ovvio! – disse.

Mi ci volle un po’ per capire questo problema da solo.

Sul pianeta del piccolo principe, c’era, come su tutti i pianeti, erba buona e erba cattiva. E quindi dei buoni semi di erbe buone e dei cattivi semi di erbe cattive.

Ma i semi sono invisibili. Dormono nel segreto della terra finché non hanno voglia di svegliarsi.

Così si allunga verso il sole un bel rametto di ravanello o rosa.
Ma se è una pianta cattiva, la pianta va sradicata subito, non appena l’hai riconosciuta.

C’erano semi terribili sul pianeta del piccolo principe… questi erano semi di baobab. Il suo pianeta ne era infestato. Ma un baobab, se te ne accorgi troppo tardi, ingombra l’intero pianeta!

– È una questione di disciplina – mi disse più tardi il piccolo principe – devi pulire accuratamente il pianeta, devi sradicare i baobab non appena li distingui dalle rose, si somigliano molto quando sono giovani… è un lavoro molto noioso ma molto facile.

A poco a poco capivo la sua piccola vita malinconica. Per molto tempo aveva avuto come momento di svago solo la dolcezza dei tramonti.

Il quarto giorno al mattino mi disse:
– Mi piacciono i tramonti. Andiamo a vedere un tramonto…
– Dovremo aspettare…
– Aspettare cosa?
– Che il sole tramonti…

All’inizio sembrava molto sorpreso, poi si mise a ridere e disse:
– Credo sempre di essere a casa!

In effetti quando è mezzogiorno negli Stati Uniti, il sole tramonta sulla Francia. Basterebbe poter andare in Francia in un minuto a guardare il tramonto, ma la Francia è troppo lontana.

Sul suo piccolo pianeta invece, tutto ciò che bastava fare era tirare indietro la sedia di qualche passo per guardare il tramonto ogni volta che voleva…

– Un giorno, ho visto il sole tramontare quarantatré volte! Sai… quando si è tristi si amano i tramonti…

Il quinto giorno, sempre grazie alle pecore, compresi un’altro segreto della vita del piccolo principe. Mi chiese bruscamente:

– Una pecora, se mangia arbusti, mangia anche fiori?
– Una pecora mangia tutto ciò che trova.
– Anche i fiori con le spine?
– Sì, anche i fiori che hanno le spine.
– Allora le spine, a cosa servono?

Non lo sapevo. In quel momento ero molto preoccupato perché l’acqua da bere stava finendo e non riuscivo a riparare l’aereo.

– Le spine, a cosa servono?

Il piccolo principe non ha mai rinunciato a una domanda una volta che l’ha fatta. Ero molto irritato e gli diedi una risposta a caso:

– Le spine sono inutili, è pura cattiveria da parte dei fiori!
– Oh!

Ma dopo un silenzio mi rispose con rancore:
– Non ti credo! I fiori sono deboli e ingenui, si rassicurano come meglio possono e pensano di essere terribili con le loro spine…

Non risposi, poi Il piccolo principe continuò:
– E tu credi che i fiori…
– Ma no! Ma no! non credo niente! Ho detto una risposta a caso, mi occupo di cose serie io!

Mi guardò stupito.
– Cose serie!?

Mi vide con chino sul motore del mio aereo mentre cercavo di ripararlo.

– Parli come un adulto!

Mi fece un po’ vergognare poi, spietato, aggiunse:

– Tu confondi tutto… mescoli tutto! – disse – Conosco un pianeta dove c’è un uomo che non ha mai annusato un fiore, non ha mai guardato una stella e non ha mai amato nessuno. E tutto il giorno ripete come te: “Sono un uomo serio! Sono un uomo serio!” e questo lo fa gonfiare d’orgoglio. Ma non è un uomo, è un fungo!

– Cosa?!
– Un fungo!

Il piccolo principe era bianco per la rabbia.

– I fiori producono spine da milioni di anni. Le pecore mangiano fiori da milioni di anni. E non è serio cercare di capire perché fanno di tutto per fare spine che non servono a nulla? Non è importante la guerra delle pecore e dei fiori? … E se io conosco un fiore unico al mondo, che non esiste da nessuna parte se non sul mio pianeta, e se una pecorella può mangiarlo tutto in una volta, così di colpo, non è importante questo!?

Arrossì, poi proseguì:

– Se qualcuno ama un fiore che esiste solo in un esemplare tra milioni di stelle, gli basta guardarlo per essere felice. Dice a se stesso: “Il mio fiore è là da qualche parte…” Ma se la pecora mangia il fiore, per lui è come se, all’improvviso, tutte le stelle si fossero spente! Questo non è importante!?

All’improvviso scoppiò in lacrime. Era già scesa la notte. Non mi importava più del motore del mio aereo o dell’acqua che scarseggiava. Vicino a una stella, su un pianeta, il mio, la Terra, c’era un piccolo principe da consolare! Lo presi tra le mie braccia cullandolo e gli dissi:

– Il fiore che ami non è in pericolo… disegnerò una museruola per le tue pecore e un’armatura per il tuo fiore… io… – non sapevo proprio cosa dirgli.

Mi sono sentito molto a disagio. Non sapevo come raggiungerlo, dove raggiungerlo…
È così misterioso, il paese delle lacrime.

… continua nel CAPITOLO 3

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Note al piccolo principe

La versione del piccolo principe che avete appena letto non è una rielaborazione di una fiaba o racconto classico come di solito facciamo, ma una vera e propria traduzione/riduzione dall’originale francese.

Il piccolo principe in realtà e un’unica lunga, magnifica e immensa poesia, che se fosse stata riassunta in forma di racconto avrebbe perso tutto il significato e la magia che contiene.

Non si può arrivare alla frase “l’essenziale è invisibile agli occhi” senza aver raccontato e descritto tutti i passaggi che sono serviti al piccolo principe per arrivare fin lì…

Il piccolo principe è un’opera abbastanza inscindibile dai dolci acquarelli dello stesso Saint-Exupery, molte parti del racconto original efanno direttamente riferimento ai disegni che bisogna guardare e “inserire” all’interno della storia. Non potendo inserirli su fabulinis, è qui che abbiamo deciso di rimaneggiare più “pesantemente” il piccolo principe, descrivendo dove possibile i disegni in modo che entrassero a far parte del racconto, facendo in modo di poterli immaginare anche senza poterli vedere.

Speriamo che questo adattamento vi sia piaciuto!

😊

🖌 scarica il disegno da colorare del piccolo principe! 🎨

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Chi siamo

Silvia - fabulinis.com

Ciao sono Silvia, sono una Musicista e Musicoterapeuta, realizzo laboratori di musicalità per i più piccini da 0 a 6 anni, utilizzando il gioco come mezzo per migliorare e rendere più sereno il rapporto tra genitori e figli. Mentre nel tempo libero mi diverto a leggere e raccontar fiabe ai bambini. 😊

William - fabulinis.com

Ciao sono William, sono Designer e facilitatore certificato LEGO® Serious Play®, faccio progetti, e tante volte anche molti castelli in aria... Nel tempo libero mi diverto a scrivere le fiabe che trovate qui su fabulinis così poi Silvia ha qualcosa da leggere 😉

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