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L’albero delle uova di Pasqua 🌳🥚

L'albero delle uova di Pasqua 🌳🥚 fiaba per bambini

La magia dell’albero della Pasqua: quando un abbraccio vale più di mille parole.

Poggio Fiorito, un luogo dove il tempo si ferma e la magia circonda le persone, custodisce un albero straordinario: l’Albero della Pasqua.

Le sue foglie argentate danzano al vento, e ogni anno, tra i suoi rami, nascono uova di cioccolato, zucchero e colori che brillano come piccoli tesori.

Ma cosa accade quando la magia dell’albero di Pasqua svanisce?
Solo un gesto d’amore può ridare vita a una tradizione che rischia di perdersi.

Lasciati trasportare da questo racconto, dove la curiosità di una bambina e la voce di un albero antico ti guideranno in un viaggio ricco di dolcezza e poesia.

Scopri come, a volte, la vera magia non sta nei doni che riceviamo, ma nell’amore che sappiamo donare.


Alla fine del racconto troverai anche il 🎨 Disegno da colorare di “L’albero delle uova di Pasqua 🌳🥚“!

Qui sotto trovi la fiaba da leggere, ma se vuoi puoi ascoltare l’audiofiaba 🧸 raccontata da William!

⚜️

L’albero delle uova di Pasqua 🌳🥚


Nel piccolo villaggio di Poggio Fiorito, ogni anno, a Pasqua, accadeva qualcosa di meraviglioso.

Al centro della piazza cresceva un albero antichissimo, dalle foglie argentate che frusciavano dolcemente al vento. Nessuno sapeva esattamente da quanto tempo fosse lì, ma tutti lo chiamavano l’Albero della Pasqua.

La sua magia era straordinaria: la notte prima della festa, tra i suoi rami spuntavano uova di ogni tipo!
Uova di cioccolato, di zucchero, decorate con colori vivaci o persino con piccoli disegni dorati che brillavano alla luce del sole.

Ogni bambino del villaggio, al mattino, correva a raccogliere la sua parte, ridendo e festeggiando con gli amici.
Ma c’era una regola importante: bisognava aspettare il giorno di Pasqua. Nessuno doveva toccare le uova prima dell’alba, altrimenti la magia sarebbe svanita!
E così, anno dopo anno, l’albero continuava a regalare la sua dolce sorpresa.

Un anno, però, qualcosa andò storto.
Quando la mattina di Pasqua i bambini corsero in piazza per raccogliere le uova… trovarono l’albero completamente spoglio!
Niente uova colorate, niente dolcetti, niente magia.
Solo rami silenziosi e foglie tristi.

– Non è possibile! – esclamò Lia, una bambina curiosa con due lunghe trecce che le scendevano sulle spalle. – Forse l’albero si è dimenticato che è Pasqua?
Gli adulti si guardarono perplessi, il sindaco si grattò la testa, e il fornaio cercò di consolare i bambini distribuendo biscotti appena sfornati.

Ma l’atmosfera era triste: la Pasqua senza l’Albero delle Uova non era la stessa.

Lia però, determinata a capire cosa fosse successo, si avvicinò all’albero e gli sussurrò:
– Albero, perché non ci hai dato le uova quest’anno? Ti senti bene?

Un lieve fruscio attraversò le foglie d’argento. Poi, con un soffio di vento, una vocina sottile rispose:
– Oh, piccola Lia… quest’anno mi sento triste.
Lia spalancò gli occhi.
– Triste? Ma perché?

L’albero sospirò. – Ogni anno offro le mie uova ai bambini, e mi rende felice vederli ridere. Ma ultimamente nessuno mi parla più, nessuno si ferma sotto le mie fronde a raccontare storie o a cantare come una volta. Tutti aspettano solo le uova, senza pensare a me. Ho creduto che forse la mia magia non servisse più…

Lia rimase senza parole. Poi, senza pensarci due volte, aprì le braccia e abbracciò il tronco dell’albero.
– Albero, mi dispiace! Noi ti vogliamo bene! Ti prometto che da oggi in poi passerò qui a salutarti e, ogni anno la sera prima di Pasqua, canteremo per te e racconteremo storie sotto i tuoi rami!

L’albero tremò leggermente, le sue foglie d’argento brillarono… e puff! Dai rami iniziarono a spuntare centinaia di uova colorate!

I bambini urlarono di gioia, gli adulti sorrisero, e il sindaco dichiarò che da quel giorno, ogni vigilia di Pasqua, tutti si sarebbero riuniti attorno all’albero per raccontare storie, cantare e ringraziarlo.

Da quel momento, il villaggio cambiò. Non solo per le uova magiche, ma per la nuova tradizione che Lia aveva iniziato.

La vigilia di Pasqua divenne una festa ancora più speciale, con canti, balli e storie che riscaldavano i cuori di tutti.
L’albero, ora più che mai, era al centro della vita del villaggio, e la sua magia sembrava più forte e luminosa che mai.

Da quel momento ogni anno a Pasqua, l’albero ricambiava l’affetto del villaggio con le sue meravigliose uova magiche, e il legame tra lui e gli abitanti di Poggio Fiorito divenne indissolubile.

La magia non era più solo nelle uova, ma nell’amore e nella gratitudine con cui ora tutti circondavano l’albero, rendendo così ogni Pasqua un momento di vera gioia e felicità.

⚜️ Fine della fiaba ⚜️


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