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Il Mago di Oz 🌪️🌈

Il Mago di Oz 🌪️🌈 fiaba per bambini

“Il Mago di Oz” vi porterà in terre lontane abitate da strani personaggi, tutti in cerca di qualcosa che in realtà già hanno, ma non sono ancora riusciti a trovare dentro di sè.

è una delle più straordinarie favole moderne, capace di incantare ancora oggi, raccontando di un paese lontano e magico, dove persone, streghe e maghi, convivono per meravigliare e divertire i bambini che leggeranno le fantastiche avventure di Dorothy, lo Spaventapasseri, il Boscaiolo di Latta, il Leone Codardo e il cagnolino Toto.


Alla fine del racconto troverai anche il 🎨 Disegno da colorare di “Il Mago di Oz 🌪️🌈“!

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Qui sotto trovi la fiaba da leggere, ma se vuoi puoi ascoltare l’audiofiaba 🧸 raccontata da William!

⚜️

Il Mago di Oz 🌪️🌈


Indice dei capitoli

  1. Il tornado
  2. Dorothy incontra lo Spaventapasseri, il Boscaiolo di Latta e il Leone.
  3. Il viaggio verso Oz.
  4. La Città di Smeraldo.
  5. Alla ricerca della Strega Cattiva dell’Ovest.
  6. Il ritorno dal Mago di Oz.
  7. La Strega Buona del Sud.

Il Mago di Oz 🌪️🌈 CAPITOLO 1:
Il tornado


Dorothy viveva in una fattoria nelle grandi praterie del kansas col suo cane Toto, lo zio Henry e la zia Em. La casa era piccola, formata da un’unica stanza che faceva da cucina, soggiorno e camera da letto. Non c’erano né soffitte né cantine, e l’unico posto dove potevano rifugiarsi in caso dell’arrivo di un tornado, era una buca stretta e buia fatta nel terreno a cui si accedeva tramite una botola nel pavimento della casa.

Quando Dorothy guardava fuori casa, poteva vedere solo la sterminata e piatta prateria fatta di terra e sterpaglie, non c’era un solo albero e anche l’erba non era verde, ma di colore quasi grigiastro. Non c’era nulla di gioioso in quel posto.
Solo Toto, il suo cagnolino, riusciva a portare un po’ di sorriso in quel posto grazie alle sue feste e i suoi salti.

Quel giorno zio Henry era seduto fuori dalla porta e guardava preoccupato il cielo più grigio del solito, Dorothy era lì vicino a lui con Toto in braccio. Poco dopo il vento iniziò ad alzarsi e in un attimo l’aria diventò gelida.

– Em! C’è un tornado in arrivo! – gridò zio Henry – vado a sistemare le bestie.
E così corse al capanno dove c’erano le mucche e i cavalli. Zia Em corse fuori casa a vedere.

– Svelta Dorothy, scendi nel rifugio! – gridò alla bambina, ma proprio in quel momento Toto le scappò dalle braccia e si nascose sotto il letto, Dorothy gli corse dietro mentre zia Em corse alla botola sul pavimento, la aprì e vi si calò dentro.

Finalmente Dorothy acchiappò Toto e fece per scendere nel rifugio, ma la casa colpita dalle raffiche di vento iniziò a tremare, Dorothy perse l’equilibrio e si ritrovò seduta sul pavimento.
A quel punto accadde qualcosa di straordinario.

La casa iniziò a girare su sé stessa e poi si alzò lentamente in aria, quasi fosse una mongolfiera. I venti del nord e del sud si erano incontrati proprio sopra casa sua, creando quello che si chiama l’occhio del ciclone.

La casa continuava a fluttuare dolcemente nell’aria, Toto abbaiava e correva per la stanza e quasi cadde giù per quello che era il buco della botola del rifugio, ma Dorothy lo afferrò per un orecchio e lo riportò vicino a sé.

Il tempo passava, la casa continuava a fluttuare dolce al centro del tornado, e lo spavento iniziale piano piano iniziò a passare. Alla fine, stanca e cullata dal dondolio della casa, la bambina si trascinò fino al suo lettino e si addormentò con Toto accanto.

Dorothy fu svegliata da un colpo improvviso, si mise a sedere sul lettino e si accorse che la casa non si muoveva più. Saltò giù dal letto e corse fuori.

La casa era stata depositata con delicatezza dal tornado in mezzo a una campagna con fiori, prati e alberi verdi, come non aveva mai visto.

Mentre contemplava quella meraviglia di paesaggio, si accorse che un gruppetto di persone vestite in modo alquanto bizzarro, le stava venendo incontro.

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Erano tre uomini e una donna di bassa statura, alti quasi come lei, vestiti con cappelli a cono da cui pendevano dei campanellini che tintinnavano ad ogni passo. Gli uomini erano vestiti tutti di blu, mentre la donna di un bianco candido. Tutti e quattro parlavano tra di loro sottovoce.

L’anziana donna infine le si avvicinò facendo un inchino, e con voce dolce ed emozionata disse:
– Benvenuta o nobile maga nel paese dei Munchkin, ti siamo infinitamente grati per aver ucciso la Strega Cattiva dell’Est e aver liberato questo popolo dalla schiavitù.

Dorothy ascoltava senza capire e le rispose:
– La ringrazio gentile signora, ma dev’esserci un errore, io non ho ucciso nessuno!
– Ma la tua casa si! – rispose la donna indicando una parte dell’abitazione da cui sbucavano fuori dei piedi calzati da scarpette d’argento.

Dorothy sobbalzò spaventata – Povera me! La casa deve esserle caduta addosso… ma io non ne ho colpa è stato il tornado…
– Non devi preoccuparti, anzi! Te l’ho detto era la Strega Cattiva dell’Est, e tu ci hai fatto un grosso favore liberandoci dalla sua schiavitù!

Dorothy era ancora molto confusa, ma l’anziana signora continuò.
– Io sono la Strega del Nord, ma sono buona e benvoluta dai Munchkin. Purtroppo non sono mai stata potente come la Strega dell’Est e non sono mai riuscita ad aiutarli con i miei poteri…

Dorothy rimase sorpresa.
– Ma io ho sempre creduto che tutte le streghe fossero cattive! – le disse.
– Oh no! In tutto il paese di Oz solo le streghe dell’Est e dell’Ovest sono cattive, io del Nord e la Strega del Sud siamo buone! Adesso grazie a te rimane una sola strega cattiva! – Rispose felice la Strega del Nord.

Dorothy rimase un attimo in silenzio, poi uno dei tre Munchkin gridò indicando là dove spuntavano le gambe della Strega Cattiva dell’Ovest: la strega si era dissolta in una nuvola di fumo ed erano rimaste solo le sue scarpette d’argento!

La Strega del Nord si accovacciò a prendere le scarpette e le pose gentilmente in mano a Dorothy.
– Ora queste scarpette sono tue. – le disse.

Dorothy guardò meravigliata le scarpette e subito le indossò, poi aggiunse quasi sottovoce:
– Devo tornare a casa da zia Em e zio Henry…
– E dove si trova casa tua?
– Nel Kansas…

La Strega del Nord la guardò dispiaciuta piena di tenerezza.
– Non ho idea di dove si trovi il Kansas… non so come aiutarti…
Dorothy stava per scoppiare a piangere, poi la Strega del Nord aggiunse:
– Ma forse il potente Mago di Oz saprà farti tornare a casa! Devi solo andare alla città di Smeraldo, là potrai chiedergli udienza, sono certa che lui saprà aiutarti a ritrovare la strada di casa.

Sul viso di Dorothy si dipinse un sorriso.
– E come faccio ad arrivare alla città di Smeraldo?!
– Devi solo seguire il sentiero di mattoni dorati che inizia proprio dietro quella collinetta.
– Potete accompagnarmi? – chiese speranzosa Dorothy.
– Oh no, purtroppo no, non possiamo venire con te, però posso darti il mio bacio, nessuno oserà mai fare del male a chi ha ricevuto il bacio della Strega del Nord – e così prese la sua testa fra le mani e la baciò sulla fronte.

I tre Munchkin e la strega fecero un profondo inchino salutandola, Dorothy prese in braccio Toto e si incamminò verso il sentiero di mattoni dorati con ai piedi le magiche scarpette argentate della Strega dell’Est.

… continua nel CAPITOLO 2

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Curiosità sul Mago di Oz

● “Il Mago di Oz” fu solo il primo di una lunga serie di episodi (in tutto 13) che Baum scrisse sul paese incantato di Oz.

● Il libro è stato tradotto in oltre 50 lingue nel mondo.

● Del racconto fu realizzato nel 1939 uno dei film più amato di tutti i tempi: “The Wizard of Oz” interpretato da Judy Garland che è anche la cantante della famosissima canzone della colonna sonora “Over the Rainbow”. Se non la conoscete e volete ascoltare uno dei brani più belli della storia della musica seguite questo link su youtube.

● Nel film le scarpette di Dorothy non sono d’argento ma rosse, il cambiamento fu fatto per farle spiccare meglio sul grande schermo (Il Mago di Oz fu uno dei primi grandi film realizzato a colori)

● Sempre nel film il finale è stato cambiato: Dorothy alla fine si sveglia, il mondo di Oz era solo stato un lungo magnifico sogno…

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Chi siamo

Silvia - fabulinis.com

Ciao sono Silvia, sono una Musicista e Musicoterapeuta, realizzo laboratori di musicalità per i più piccini da 0 a 6 anni, utilizzando il gioco come mezzo per migliorare e rendere più sereno il rapporto tra genitori e figli. Mentre nel tempo libero mi diverto a leggere e raccontar fiabe ai bambini. 😊

William - fabulinis.com

Ciao sono William, sono Designer e facilitatore certificato LEGO® Serious Play®, faccio progetti, e tante volte anche molti castelli in aria... Nel tempo libero mi diverto a scrivere le fiabe che trovate qui su fabulinis così poi Silvia ha qualcosa da leggere 😉

Se vuoi contattarci per qualsiasi motivo, scrivi una mail a: info@fabulinis.com


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10 commenti su “Il Mago di Oz 🌪️🌈

  1. Wow una storia molto bella!
    Questa storia é: divertente,entusiasmante,
    molto bella.
    Mi é piaciuta tanto

  2. Devo dire che è stato molto lungo ma ora ho capito com’era la vera storia.
    Siccome mi piace tantissimo lo leggevo e lo leggerò ogni sera,tutte le sere

    1. Il Mago di Oz è una storia molto articolata (e noi qualche passaggio lo abbiamo semplificato…) rimane però una delle più belle favole moderne degli ultimi tempi!
      Grazie mille per i complimenti, un abbraccio! 🤗

    1. Alle bimbe è piaciuta tantissima, ogni sera un capitolo, ma anche per me è stato un piacere rileggere questa bellissima fiaba dopo tanti anni.
      Complimenti per il sito!

      1. Ciao Simone, grazie per i complimenti! 😊
        Siamo felici che a te e alle tue bimbe sia piaciuta la nostra versione del Mago di Oz, soprattutto siamo contenti di avervi fatto passare dei bei momenti tutti insieme 😄
        Un abbraccio a te e le tue bimbe! 🤗

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